Con l'inizio della produzione nell'industria italiana,viene progettata questa affettatrice P28 che vuole dotarsi di soluzioni sempre più moderne, pur non rinunciando ad essere una macchina molto attraente.
Lo vediamo dall'orologio regolafetta sempre meno in vista, dalla vite senza fine nascosta sotto il carrello portamerce che a sua volta non necessita più di pomelli e meccanismi che ne sbloccano il ritorno una volta terminata la corsa verso la lama.Infatti la manovella posta sull'orologio regolafetta serve a muovere il carrello in entrambe le direzioni.
In questo modo tutta la parte del carrello resta molto leggera e libera da carter di copertura.Il sistema di bloccaggio del pezzo tramite braccio dentato è azionato da una manopola a stantuffo che lo fa scorrere su e giù.Qui vediamo la versione con affilatoio cromato,soluzione che andrà completamente modificata nel successivo modello P30 dove il gruppo di affilatura è completamente a scomparsa.
Le dimensioni modeste di questa affettatrice la rendono molto accattivante,grazie anche al piccolo volano pieno dal bordo tondeggiante; volano su cui troviamo la scritta "Milano-the auto scale & slicing machine " in contrasto di colore .
Prodotta tra il 1947 e 1960.